Inizia da Street Star, la stessa che Giuseppe e Maria percorsero la notte di Natale di oltre duemila anni fa in cerca di riparo, e poi i magi seguendo la stella cometa. Qui si respira un’atmosfera magica e surreale tra porticine colorate e luminarie a forma di stella.
Fermati ad ammirare piazza della Mangiatoia (Manger Square), dominata dalla Chiesa della Natività da un lato e dall’altro dalla Moschea di Omar (aperta ai turisti tranne che durante l’ora della preghiera).
Piega la testa per entrare dentro la Chiesa della Natività dalla piccola porticina (detta dell’umiltà) e scendi giù nella grotta dove si dice sia nato Gesù.
Prosegui oltre e fermati alla Grotta del latte dove Maria allattò per la prima volta Gesù Bambino.
Torna indietro e questa volta percorri la strada dietro la moschea per intrufolarti tra le viuzze del suq dove puoi anche fare una pausa gastronomica a base di street food locale.
Poi prendi un taxi (noi ci siamo affidati ai fratelli Fuad di @bethlehem_holy_land_touring_ta e Alì di @taxi_ali.bethlehem.toures e abbiamo trovato degli amici oltre che dei driver) e fatti accompagnare al campo dei pastori dove avvenne il primo annuncio della nascita di Cristo.
Non dimenticare di acquistare uno dei tipici presepi in legno di olivo. Ce ne sono di tutte le grandezze e i prezzi. Li trovi solo nei negozi che si trovano in Piazza della Mangiatoia e accanto alla Grotta del latte e che accettano anche euro.
Dove mangiare: a parte il suq, consigliatissima una sosta da Abu Eli, dove abbiamo assaggiato il kebab (che non è quello che trovi in Europa ma delle polpette alla brace super morbide e gustose) più buono del viaggio.
Dove dormire: per i primi tre giorni abbiamo alloggiato a casa di una famiglia palestinese cristiana mentre per l’ultima notte abbiamo scelto una sistemazione molto particolare, il Walled Off Hotel.